Sunday, September 27, 2015

„Ho visto un angelo nel marmo ed ho scolpito fino a liberarlo.” - Michelangelo

Quel giorno di agosto siamo partiti in montagna con il pensiero di vedere il mare da qualche cima. E siamo andati verso la Toscana. Si parte sempre avendo un itinerario in testa, ma poi non si sa dove si arriva. Volevamo andare sul monte Pisanino (1946 m), la cima più alta delle Apuane, ma non siamo arrivati là perché ha iniziato a piovere. Seguendo la strada verso la località di Vagli di Sotto, siamo passati da Bagni di Lucca, Castelnuovo di Garfagnana verso Piazza al Serchio. 




Siamo arrivati a Vagli di Sotto dove si vede il lago di Vagli. Il lago di Vagli si è formato artificialmente tramite lo sbarramento del torrente Edron nel 1947 da una società che oggi appartiene all'Enel. Tra 1947 e 1953 venne costruita una diga alta 92 m e fu sommerso gradualmente il villaggio medievale Fabbriche di Careggine. Con i lavori di manutenzione della diga, il lago veniva svuotato facendo riemergere il borgo medievale di Fabbriche di Careggine. Questo evento si è verificato quattro volte: nel 1958, nel 1974, nel 1983 e nel 1994. Il sindaco di Vagli di Sotto annunciava di recente un altro svuotamento nel 2016 per far riemergere un’altra volta il vecchio paesino di Fabbriche di Careggine, ma per il momento l’Enel smentisce una tale notizia. Devo dire che, passando vicino al lago si ha un’impressione tutta strana, ad agosto il lago era quasi secco e gli argini erano completamente asciutti e privi di ogni bellezza. Quà e là su varie rocce sporgenti si potevano vedere delle statue di marmo, perché questa terra è la terra delle cave di marmo.  

 Vagli di Sotto e Vagli di Sopra e il monte Roccandagia
Vagli di Sotto e il lago di Vagli

Siamo arrivati a Campocatino che è una conca di origine glaciale e un’oasi LIPU , un bel prato a circa 1000 m altitudine, circondato dal monte Roccandagia (1700 m). Intorno a questo prato si trovano tante vecchie casette in pietra, con il tetto fatto di lastre di calcare, che una volta erano le casette dei pastori che alpeggiavano da queste parti. Un  tempo al piano inferiore stavano le pecore che, con il calore emanato dal loro corpo, scaldavano i pastori che risiedevano al piano superiore. Oggi sono quasi tutte risistemate come case di vacanza.

 casette in pietra Campocatino
 ruderi Campocatino
 le canne fumarie tipiche di queste casette
 il versante di Roccandagia


 il Roccandagia da Campocatino

sulla destra il monte Sumbra

Partendo da Campocatino si possono percorrere vari sentieri:
- Eremo di San Viano oppure Viviano (1162 m), sentiero che abbiamo fatto anche noi a causa del tempo indeciso.
- monte Tambura (1895 m),
- passo Sella, 1500 m, che si trova tra le valli di Arni e quella di Arnetola. Questo passo è un importante nodo di sentieri.
Come dicevo, noi abbiamo fatto il sentiero verso l’eremo di San Viano che è il santo patrono dei cavatori di marmo. Lungo il sentiero, ad un certo punto, si può vedere benissimo una grandissima cava di marmo sul versante opposto all’eremo, proprio sotto il monte Sumbra. Non si capisce se questa cava è ancora attiva o meno, penso si tratti della cava del monte Pallerina.


 la cava di marmo
i detriti della cava di marmo
L’eremo si trova sulle balze orientali del monte Roccandagia, nei pressi del sentiero che porta da Campocatino alla valle di Arnetola. Il piccolo eremo è completamente scavato nella roccia a strapiombo della valle di Arnetola e da Campocatino si raggiunge in circa 45 minuti prendendo il sentiero CAI n. 147.
Dopo aver fatto una piccola sosta nella cappella, ammirando la valle di Arnetola e le cave sul versante opposto, siamo tornati a Campocatino senza proseguire per il passo Sella, visto che si avvicinava la sera. A Campocatino abbiamo ammirato la bellezza del monte Roccandagia visto con la luce serale. Bellissimo! : )
Al ritorno siamo passati di nuovo vicino al lago di Vagli che, con le luci del tramonto, sembrava ancora più triste. Chissà se nel 2016 svuoteranno il lago per far vedere un’altra volta il paese sommerso?
Intanto mi rimangono impresse le immagini dei paesini del marmo, paesi che dovrebbero essere ricchi, perché il marmo è una ricchezza, invece quasi tutti sembrano dei paesini poveri. E le cave sembrano delle ferite sui pendii della montagna e, mentre percorri le strade che scendono dalle cave, trovi ogni tanto queste lacrime bianche, i blocchi di marmo.
Siamo partiti cercando di vedere il mare dalla cima del Pisanino e abbiamo trovato il marmo.
Michelangelo Buonarotti ha detto: „Ho visto un angelo nel marmo ed ho scolpito fino a liberarlo.” Gli avidi industriali del marmo di oggi cosa vedono nel marmo?









Per scrivere questo post mi sono documentata in internet su Wikipedia e varie pagine regionali della Garfagnana.
Grazie della visita!
Ulica :)

2 comments:

  1. Ciao Ulica cara! ;)
    Finalmente, riesco a passare da te con un pò un di calma, purtroppo è un periodo pieno di scadenze e ingarbugliato, non vedo l'ora che finisca!
    Appena possibile, è bello avventurarsi alla scoperta di nuovi luoghi da visitare, partire per una meta - già stabilita o inaspettata, approdare in terre e orizzonti sconosciuti, trovare un qualcosa di unico che racconta e arricchisce.
    Le tue bellissime immagini riescono a trasmettere sensazioni suggestive, sarebbe fantastico poter ammirare il paesino riemerso, bisognerebbe mantenere il più possibile intatto e custodire ogni patrimonio storico e paesaggistico.
    P.S. ho risposto al tuo commento, e mi raccomando... a ogni dubbio non esitare a chiedere. :)
    Un abbraccio grande, a presto! <3

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    1. Ciaooo Seddy! :)
      Sei benvenuta quando vuoi e quando puoi! :)
      Il mio viaggio e' continuato a casa dove mi sono molto informata sui posti che ho visto, non sapendo molto su questi.
      La bellezza dei posti si mischia allo scempio delle cave, sono rimasta impressionata!
      Ho visto che mi hai risposto, sei molto gentile! Chiedero' senz'altro! :))
      Un grande abbraccio! :)

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